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Partiamo  dal nome, esistono infatti due teorie sull’etimologia del nome zaffiro, entrambe davvero entusiasmanti. La prima sostiene che lo zaffiro si chiami così per via del suo colore blu intenso, che in latino è noto come sappheiros. Altri sostengono che alla base dell’etimologia del termine sappheiros si trovi la parola sanscrita sanipriya, che significa votata a Saturno, non è infatti un caso che lo zaffiro sia indicato proprio come la pietra rappresentante questo pianeta. Per quanto concerne le caratteristiche fisiche, lo zaffiro è una pietra appartenente alla famiglia dei corindoni, reso speciale da quel blu molto intenso che può ovviamente cambiare tonalità, a seconda della tipologia di zaffiro, per esempio, tra i più noti al mondo si trova lo zaffiro del Kashmir, con una tinta che ricorda molto da vicino il fiordaliso. Una volta i corindoni colorati prendevano il nome di altre pietre, seguito dal suffisso "orientale" (ad esempio i termini ametista orientale e smeraldo orientale sono oggi identificati con i nomi di zaffiro viola e zaffiro verde).Gli zaffiri classici, comunque, tendono ad essere caratterizzati da una colorazione cangiante, se illuminati, infatti, diventano violacei.

Lo zaffiro è normalmente presente all’interno di rocce di tipo marmoreo o metamorfico originate dalla fusione di alcuni elementi, quali il quarzo, il silicio, il ferro, il calcare e il magma proveniente dalle colate laviche. Per via della complessa composizione, non stupisce il fatto che vengano considerati come alcune delle pietre più preziose sulla faccia della terra. Ma la composizione dello zaffiro dipende anche dalle regioni nelle quali viene estratto, può infatti essere diverso nel caso degli zaffiri provenienti dalla Birmania, dallo Sri Lanka, dall’India e dalla Cambogia. Anche gli USA vantano una serie di giacimenti di zaffiri. In Italia si trovano piccoli cristalli di zaffiro nella calcite del Terminillo. Va poi specificato che il valore economico di uno zaffiro viene anche determinato dalla sua purezza, i meno costosi sono quelli tendenti al grigiastro.

Miniere
Australia, Cambodia, China, Ethiopia, Kashmir, Kenya, Madagascar, Myanmar, Nigeria, Sri Lanka, Tanzania, Thailand, United States, Vietnam

Tipologie Zaffiro
Quando si parla Zaffiro, ci si riferisce spesso alla varietà blu. Sarebbe più corretto posporre l’aggettivo del colore, visto che esistono anche altri colori. Gli Zaffiri dalle diverse sfumature sono chiamati complessivamente Fancy o viene aggiunto un prefisso indicante il loro colore. Tracce di elementi come cromo, ferro, titanio sono alla base delle tonalità blu, verde, arancio, rosso, violetto e giallo.

Già detto dello zaffiro del Kashmir e delle pietre cangianti, anche lo zaffiro aranciato rappresenta una tipologia molto apprezzata, anche per via della sua grande rarità. Ma le tipologie di zaffiro sono davvero numerose, abbiamo, per esempio, gli zaffiri asterici, contraddistinti dalla presenza al loro interno di alcune particelle che somigliano a delle vere e proprie stelle che si stagliano nel cielo notturno. Va poi aggiunto che spesso il fenomeno dell’asterismo è voluto, e marcato da un taglio particolare della pietra, che evidenzia maggiormente la presenza di queste particelle. In caso contrario, l’asterismo è assente e rimpiazzato da una sorta di fascio luminoso.
Nel caso degli zaffiri aranciati, si parla invece di varietà Padparadscha, per via della loro provenienza dallo Sri Lanka, sono davvero rari, è presentano una tinta cangiante che va dal giallo al rosa, a seconda della luce alla quale vengono esposti. Lo zaffiro blu del Kashmir, nonostante sia meno prezioso del Padparadscha, spesso è più apprezzato dai gioiellieri, per via della sua tinta classica. Infine, ecco lo zaffiro rosa, in questo caso, a dispetto del nome, non si tratta di una varietà di zaffiro quanto piuttosto di una varietà di rubino.
Nella storia dell’umanità non sono pochi gli zaffiri estratti dalle miniere e dalle rocce, ma al contrario esistono alcuni esemplari dalle dimensioni e dalla purezza talmente elevate da avere raggiunto un valore incalcolabile, tale da renderli accessibili solo ai collezionisti miliardari. Tra le gemme di dimensione eccezionale più celebri  basti pensare allo zaffiro da oltre 900 carati che venne rinvenuto in India nel 1827, o allo zaffiro che attualmente si trova esposto presso il Museo Mineralogico di Parigi, che vanta una colorazione cangiante unica al mondo o lo "Star of India", di 563 carati, conservato presso il Museo di Storia Naturale di New York.
Il taglio più diffuso per tale gemma è quello sfaccettato ovale o tondo, ma non sono escluse altre tipologie, come quella a cuore o a baguette, oppure - senza sfaccettatura - a cabochon.
Infine, chiudiamo con lo zaffiro sintetico, una pietra dal valore meramente ornamentale che, attraverso la fusione di Verneuil, può assumere qualsiasi colorazione si desideri. Lo zaffiro può essere prodotto sinteticamente con cinque tipi di sintesi. Per distinguere lo zaffiro naturale da quello sintetico, si esaminano al microscopio le inclusioni interne e si effettuano inoltre analisi spettrometriche e spettrofotometriche.

Utilizzo Zaffiro
Come già sottolineato, lo zaffiro è una pietra preziosa usata spesso dai gioiellieri, e può arrivare a valere svariati milioni di euro per carato, nei casi degli zaffiri purissimi e dalla totale trasparenza. Il valore, però, varia anche in base alla colorazione, nonostante esistano zaffiri più rari di quelli blu, come il rosa o l’aranciato, spesso non hanno mercato perché i gioiellieri preferiscono scegliere la soluzione classica. Inoltre, lo zaffiro viene anche incastonato nei camei e inciso con ghirigori di vario tipo.

Nel campo delle pietre preziose, non sono pochi gli esemplari apprezzati dalle donne, e dunque spesso utilizzati dai gioiellieri per impreziosire bracciali, pendenti, orecchini ed altri accessori di lusso. Ma va detto che sono pochissime le pietre preziose che possono vantare non solo la bellezza, ma anche il valore economico dello zaffiro, parliamo, infatti, della pietra blu più costosa al mondo, apprezzata per via di quella sua inimitabile tonalità profonda che ricorda gli oceani, ma anche per via della sua resistenza agli urti e della sua solidità strutturale.

Inoltre, lo zaffiro è anche particolarmente apprezzato perché si tratta di una delle pietre preziose più lucenti in assoluto.

(Fonte:Wikipedia)

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